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Oro, Inflazione e Tassi Reali

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Oro, Inflazione e Tassi

Cosa succederà ad Oro, Inflazione e Tassi tra 6 - 9 mesi?

Le mosse delle banche centrali, mentre l'inflazione sta scendendo, hanno fatto capire agli investitori che la corsa dei tassi è vicina alla fine. Quindi molti si chiedono cosa succederà all'oro tra alcuni mesi quando l'inflazione e i tassi di interesse scenderanno? La domanda di oro delle banche centrali è ai massimi da 55 anni, ma gli investitori potrebbero avere altri piani. In ogni caso le aspettative di inflazione (TIP), l'Oro e lindice SPX sono correlati e potrebbero dare delle buone indicazioni e previsioni (grafico). Inoltre dopo  l'ultimo intervento della Fed i tassi reali Us sono saliti sopra l'inflazione: questo è certamente un buon segnale ed i mercati hanno capito che forse questo veloce rialzo dei tassi è arrivato alla fine.

Contenuti:

Che cosa è l'inflazione?

Inflazione è il tasso di crescita dei prezzi dei beni e dei servizi. Se questi crescono troppo non va bene. Se l'inflazione è troppo alta e cresce più velocemente dell'aumento dei salari, il potere d'acquisto delle famiglie e delle imprese si riduce. Questo porta a manovre restrittive per favorire il risparmio e limitare gli investimenti, con conseguente riduzione della domanda e rallentamento dell'aumento dei prezzi. Una inflazione che gonfia i prezzi ha come conseguenza, che i consumatori tendono a comprare meno prodotti. Può succedere anche per una abnorme produzione di moneta, ma di solito è la domanda che crolla. Il vero problema è che una inflazione in salita aumenta più rapidamente dei salari.

I tassi di interesse influenzano anche l'inflazione: se aumentano, possono servire a mantenere sotto controllo le aspettative di inflazione. Il prezzo dell'oro può essere influenzato dall'inflazione e dai tassi di interesse, in particolare dai tassi di interesse reali. La banca centrale ha diverse armi a disposizione per combattere l'inflazione, tra cui il rialzo dei tassi di interesse.

Cosa sono i Tassi Reali

I tassi reali sono il risultato della differenza tra i tassi nominali espressi dal mercato e l'inflazione ufficiale. Tassi reali = tassi di interesse nominali - inflazione. Il tasso di interesse nominale è il tasso effettivamente concordato e pagato. E il tasso che paghi sul mutuo della tua casa o il rendimento che ricevi dai tuoi depositi. Minori tassi reali potrebbero comportare maggiori aspettative inflazionistiche in futuro; quindi l'oro in questo caso è appetibile come copertura dall'inflazione. In secondo luogo, rendimenti reali più bassi dei Treasuries spingono gli investitori a cercare asset con rendimenti superiori. Al momento il mercato si aspetta una inflazione a 30 anni al 2.47%.

Tassi reali sopra l'inflazione Usa

La cosa importante che sta succedendo è che dopo l'aumento della Fed i tassi di interesse reali diventano positivi. Nel 2022 l'inflazione Usa ha sorpreso la Fed, che ha dovuto recuperare il ritardo in modo aggressivo, decidendo una serie pesantissima e successiva di aumenti dei tassi di interesse che ha spaventato tutti.

Ora la Fed questa settimana ha rallentato con un aumento di soli 25 punti base per ottenere finalmente tassi di interesse reali positivi. Per la prima volta dal 2019, sia il limite massimo che la fascia inferiore dell'intervallo dei tassi obiettivo sui Fed funds sono al di sopra dell'inflazione core. Questo è un segnale che i mercati hanno accolto positivamente. L'inflazione è domata? Probabilmente, ma non per tutto l'anno. 

Il prezzo dell'Oro e i Tassi Reali 

La forbice tra tassi e inflazione. Negli ultimi anni le banche e gli investitori più accorti si sono accorti che l'inflazione stava  andando a superare i rendimenti nominali delle obbligazioni, quindi hanno spostato il loro capitale in oro. Così mentre i tassi di interesse reali erano negativi, il prezzo dell'oro è aumentato progressivamente, fino a raggiungere prezzi molto alti. Ora, visto che la Fed ha fatto capire che i rialzi  dei tassi Usa sono arrivati  alla fine, abbassando in futuro i tassi di interesse reali di un punto percentuale, il prezzo dell'oro potrebbe arrivare a 2.400 dollari l'oncia.

Fed compra Oro: +152%

Il prezzo del metallo giallo è ancora correlato dal trend del dollaro americano, nonché dai tassi di interesse e dall'inflazione. Quindi, ora che la Fed sta centrando il massimo dei tassi che dovrebbe essere posto a 5,25% e quindi i tassi rimarranno fermi o scenderanno, cosa succede ora? Nel passato recente ( 2022) la Fed ha acquistato ben 1.136 tonnellate di oro, o 40 milioni di once, un terzo di tutto l'oro estratto nel 2022!! Dati World Gold Council (WGC). L'incremento è stato del 152%. 

Un acquisto enorme ma giustificato anche dallo scoppio della guerra. Questa grande corrente di acquisti nel corso dell'anno, ha contribuito a far salire il prezzo, insieme al dollaro USA più debole. L'oro ha chiuso il 2022 a circa $ 1.800 l'oncia, ed ora è vicino a $ 1.960 l'oncia. Gli acquisti da parte della banca centrale Usa tendono ad essere letti come decisioni di politica finanziaria di ungo termine.

Il Fondo monetario internazionale

Il Fondo monetario internazionale commenta questo aumento dell'oro come un segnale: "L'oro è percepito come un'attività di riserva sicura e desiderabile quando i paesi sono soggetti a sanzioni finanziarie e quando gli investimenti finanziari sono potenzialmente soggetti a congelamento e sequestro dei beni"

Mentre la banca centrale riempiva i caveaux, gli investitori si sono ritirati dal metallo. C'è stato un deflusso netto di 3 miliardi di dollari nell'anno (equivalente al 3% delle scorte totali, o 110 tonnellate) dopo un deflusso di 189 tonnellate nel 2021. Ciò ha fatto seguito a un massiccio afflusso nel 2020 del valore di quasi 900 miliardi di dollari. Le vendite di lingotti e monete sono state deboli nella prima metà, ma nella seconda metà hanno registrato i sei mesi più forti dal 2013, con 340 tonnellate.

Il mercato si è diviso. Da una parte gli investitori occidentali hanno portato le vendite di lingotti e monete a un nuovo record, ma il totale complessivo è stato colpito dal rallentamento degli acquisti in Cina e India. La guerra secondo il WGC ha provocato forti acquisti in Germania e Polonia.

Cosa farà l'oro quando inflazione e tassi scenderanno?

Nei periodi inflazionistici, l'oro può fungere da riserva di valore mentre le disponibilità liquide si erodono. Mentre la performance del metallo prezioso l'anno scorso ha mostrato una forte correlazione inversa con il dollaro, i compratori retail  si buttano sull'oro. Per esempio gli acquisti in Turchia sono stati forti lo scorso anno, secondo i numeri del WGC, con un aumento di sette volte degli acquisti nel trimestre di dicembre. L'inflazione media per quel periodo era del 78%.

L'attuale situazione conta su una inflazione che si sta raffreddando anno grazie al prezzo del gas in discesa. Più che l'oro sembra che sia più conveniente detenere contanti, cioè dollari; ciò potrebbe significare un calo dell'oro nei prossimi mesi, prima di risalire più tardi nel 2023. dipenderà dalla forza o debolezza del dollaro. 

Quando si tratta di investitori tradizionali, le prove a breve termine suggeriscono che c'è stato un aumento degli acquisti nonostante i prezzi più alti visti nelle ultime settimane. Il rapporto US Commitment of Traders, che copre i contatti sui futures, è significativo: ha infatti segnalato che le posizioni lunghe hanno toccato il massimo di nove mesi nella settimana del 24 gennaio.

Oro e stagflazione

Allungando lo sguardo al futuro, i mercati si concentrano sempre più sulla possibilità di una fase di crescita stagnante ed aumento dell'inflazione, nota anche come stagflazione. Sarebbe il momento dell'oro. In un simile contesto infatti, l'oro dovrebbe essere relativamente interessante, dato che in fasi simili la maggior parte delle asset class subisce perdite. Tuttavia la situazione economica degli ultimi 50 anni sembra una continua anomalia. 

Oro, Argento, Platino

L'Oro è ancora il preferito tra i metalli preziosi ed anche rispetto al gas, la cui bolla ormai si sta sgonfiando. La posizione netta del gas naturale di 106.631 contratti rispetto a una posizione corta netta di 102.502 sottolinea le preferenze ed il trend. Da segnalare che il 2023 sarà una buona annata per il Silver che sarà da mettere nella lista dei metalli da comperare con un target a 36 dollari, mentre l'oro ha un target di 2.075. 

Investire in oro con gli ETF

Al momento tutti sono rialzisti sull'oro anche se gli ETF hanno perso 90 tonnellate nell'ultimo trimestre 2022; però il deflusso è stato ben al di sotto di 244 tonnellate del trimestre precedente. Il deflusso sta diminuendo. Quindi si può dire che in generale le materie prime hanno retto relativamente bene lo scorso anno. Bisogna tener conto che i grandi investitori e le banche centrali hanno scadenze ed interessi molto diversi.

Il WGC ha anche di recente pubblicato un report di lungo termine  nel quale ha ricordato la storia: "Durante gli anni '90 e 2000 le banche centrali - in particolare nei mercati occidentali - hanno cercato di ridurre le loro riserve auree dopo il crollo del gold standard e dei sistemi di Bretton Woods". Esaurito quel periodo le cose sono cambiate. Potrebbero cambiare anche ora.

Banche Centrali ed investitori

Le banche centrali sono passate all'acquisto solo nel 2010, quando l'aumentato interesse dei mercati emergenti ha iniziato a superare le vendite occidentali. Il sistema finanziario globale è cambiato in modo significativo. Serve cautela; gli investitori potrebbero decidere che sia venuto il momento di incassare i guadagni ottenuti sull'oro e tenerli in contanti, o comprare azioni a buon mercato. Il trend di Oro, inflazione e tassi potrebbe cambiare a distanza di pochi mesi. 

Le aspettative di inflazione (TIP), cioè il tasso di inflazione programmata, l'Oro e SPX sono correlati e possono dare delle buone indicazioni e previsioni. Il rapporto tra oro e inflazione è particolarmente importante. Nei periodi di forte inflazione, infatti, si osserva solitamente un incremento significativo delle quotazioni dell'oro, ma non sempre e non per tutti i valori di inflazione tale correlazione è valida. 

Per quanto riguarda l'indice SPX siamo di nuovo al test delle resistenze. Dopo un mese di gennaio particolarmente positivo e l'impulso che è derivato dal piccolo rally che si è avviato ad ottobre 2022, l'indice SP500 è arrivato nuovamente a fare i conti con livelli chiave che, almeno dal punto di vista psicologico, toccano la sensibilità degli operatori.

(Source: investorschronicle)

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