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USA: la FED Alza i Tassi

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Prezzo dei CDS Usa

Negli Usa la Fed alza i tassi per l'ultima volta?

La Fed ha alzato i tassi di interesse negli USA di 25 punti base, portando il tasso di riferimento al 4,75%-5%, il livello più alto dal 2007. Si tratta del nono rialzo consecutivo dei tassi da parte della Fed e il primo colpo di freno a una maxi-stretta che ha visto quattro aumenti consecutivi da 75 punti base.

La decisione sui tassi è stata presa per contrastare l'inflazione, che è scesa al 7,1% a novembre, ma rimane ben al di sopra dell'obiettivo del 2%. La Fed ha anche indicato che continuerà la sua politica monetaria restrittiva per un certo periodo di tempo. Le condizioni del sistema bancario sono migliorate, è sano e solido dice Powell, ma non sono previsti tagli ei tassi. 

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I Mercati

Le reazioni del mercato finanziario sono state miste. Da un lato, alcuni investitori hanno accolto con favore il tentativo della Fed di riportare l'inflazione sotto controllo e hanno visto il rialzo dei tassi come un segnale di fiducia nella ripresa economica. Dall'altro lato, alcuni investitori hanno temuto che il rialzo dei tassi possa frenare la crescita economica e aumentare il costo del debito per le imprese e i consumatori.

Le banche

Inoltre, alcuni investitori hanno espresso preoccupazione per le turbolenze del sistema bancario causate dal fallimento della SVB Financial Group, una delle maggiori banche d'investimento degli Stati Uniti. Una seconda banca sembra in grave difficoltà: la PacWest che in Borsa è crollata del 52%. Appare chiaro a molti che la regolamentazione del sistema bancario Usa abbia bisogno di un aggiornamento in senso restrittivo. Troppe banche con questi ultimi aumenti dei tassi apportati dalla Fed si sono trovate in difficoltà a causa di operazioni prive di garanzie. 

Jerome Powell

Il presidente della Fed Jerome Powell ha dichiarato di essere focalizzato sull'inflazione e di essere disposto ad adeguare opportunamente la politica monetaria qualora emergessero rischi che potrebbero impedire il raggiungimento degli obiettivi del Comitato. I componenti del board del FOMC hanno riaffermato la loro strategia che ha l'obiettivo  di riportare l'inflazione al target del 2% in qualche anno.

Il comitato della banca centrale Usa, segnala anche una crescita dei posti di lavoro che è stata robusta, mentre il tasso di disoccupazione è rimasto basso. Segnali positivi quindi dal mercato del lavoro anche se d'altra parte nessuno si nasconde i rischi di recessione sempre presenti.  

Qui aggiungiamo che la Fed per statuto oltre all'inflazione deve curare la "piena occupazione", mentre la carta istitutiva della Bce non ne parla affatto. Questo è un grave errore per l'attività della banca centrale europea, che si disinteressa del mercato del lavoro e dell'andamento dell'economia. Ora, dopo la decisione della Fed, la Bce seguirà probabilmente con un rialzo di 0,25%.

Euro Dollaro e Futures

Sul mercato valutario, l'euro si è rafforzato sul dollaro dopo la decisione della Fed, salendo sopra 1,1084 dollari con un incremento di 0,21%. Sul mercato azionario, i principali indici statunitensi hanno chiuso in calo, con il Dow Jones che ha perso lo 0,8%, l'S&P 500 che ha ceduto lo 0,6% e il Nasdaq che ha lasciato sul terreno lo 0,4%. Sul mercato obbligazionario, i rendimenti dei titoli del Tesoro a 10 anni sono saliti al 3,2%, il livello più alto da ottobre 2018.

I futures Usa si sono tuttavia mantenuti positivi: sul Dow Jones salgono dello 0,17%, quelli sullo S&P 500 dello 0,23%, quelli sul Nasdaq dello 0,48%. I mercati asiatici invece sono prudenti dopo la pubblicazione dell’indice Pmi manifatturiero della Cina Caixin-S&P Global: il dato è sceso nel mese di marzo in fase di contrazione, a 49,5 punti, rispetto ai 50,3 punti attesi dal consensus e i 50 punti di febbraio. Certamente la Cina infrenata non aiuta il mercato. 

Conseguenze del rialzo dei tassi Usa

Lo scopo di questo rialzo dei tassi è evidentemente quello di contrastare l'inflazione, ma comporta alcuni effetti. L'aumento dei tassi infatti spinge i risparmiatori verso gli investimenti in obbligazioni, sia statali che corporate, cioè quelle emesse da aziende private per finanziare la produzione e l'attività.

Le obbligazioni con durata breve sono le più avvantaggiate. L'investimento azionario diventa meno appetibile perché il denaro ha un maggior costo. Tuttavia molti operatori pensano che questo aumento, ultimo di una pesante e ripetuta serie di aumenti, preceda una pausa della Fed nel suo tentativo di fermare l'inflazione.      

Il rialzo  pone domande in tutti i settori: quali saranno conseguenze sulle coperture assicurative e sui sinistri? Sopra tutto quale sarà 'impatto sulle nostre finanze personali, sui mutui a tasso variabile accesi in un momento più favorevole?

Cambiare Mutuo

I mutui a tasso variabile accesi da poco sono i più penalizzati perché la parte degli gli interessi si pagano nei primi anni. Una informazione utile a chi ha un mutuo in corso per un importo non superiore a 200mila euro: si può ottenere il passaggio al fisso. Questa possibilità è stata introdotta solo per questo 2023; la banca contraente non ha discrezionalità: se ci sono le condizioni richieste, è tenuta ad assecondare la richiesta. Quali sono le condizioni per passare al mutuo fisso? Sono due: che il mutuatario abbia un ISEE non superiore ai 35mila euro e che non ci siano stati ritardi nel pagamento delle rate del mutuo.

Cosa sono i CDS ?

Il credit default swap (CDS) il cui andamento Usa si possono vedere nel grafico, sono dei contratti finanziari di copertura del rischio. Servono a coprire il rischio finanziario delle operazioni. Con il CDS il buyer si impegna a pagare una somma fissa periodica, in in percentuale sul capitale a favore del seller che si assume il rischio di credito gravante su quella attività nel caso in cui si verifichi un evento di default futuro ed incerto. 

Nei grafici l'andamento dei tassi e dei prezzi dei CDS Usa  

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