Il prezzo del Gold sembra rispecchiare l'indecisione degli operatori

Gold - Sembra tornata un po di calma nei mercati europei dopo la tornata elettorale in Italia e la conferma in Germania. L’Italia è la terza economia dell’Eurozona e i risultati delle elezioni indicano un netto aumento del

voto di protesta. Si tratta di una tendenza diffusa a livello globale, dagli Stati Uniti all’Asia all’Europa, dove i cittadini desiderano opporsi all’establishment e votano in grande maggioranza in questa direzione, indicando un senso di stanchezza nei confronti delle autorità e dell’ordine mondiale. Anche la crescita delle criptovalute può essere attribuita allo stesso fenomeno.

Sul fronte valutario, l'Euro rimane sopra 1,23 dollari e il biglietto verde si rafforza si yen e sterlina. I toni duri sulla guerra commerciale di Donald Trump ieri si sono un po' raffreddati e il presidente Usa ha collegato l'aumento dei dazi sull'acciaio e l'alluminio al negoziato per il rinnovo del Nafta con Canada e Messico.

Ora ci si concentra l’attenzione sul calo del dollaro, in perdita su tutti i fronti. Si tratta di una sorpresa per coloro secondo i quali le consultazioni avrebbero avuto un forte impatto sull’Eurozona e in effetti l’esito delle elezioni dovrebbe essere fonte di preoccupazione per i leader dell’euro zona.

Per quanto riguarda la situazione fondamentale dell’oro, alcune analisi di mercato vedono una forte domanda di gioielli dall'India che dovrebbe dare sostegno al prezzo dell'oro nei prossimi mesi, oltre al fatto che i dati recenti rivelano che la produzione mineraria è scesa nei primi nove mesi del 2017 anche a causa dei tagli alla produzione in Cina a seguito delle preoccupazioni ambientali.

Manteniamo inoltre il focus sui dati macro economici Americani, dai quali si potrebbe comprendere quale sarà il percorso che la Federal Reserve seguirà in materia di manovre sui tassi d' interesse, per capire le prossime mosse del prezzo dell'oro.