Il Petrolio: nuovi massimi di Prezzo. In forse le forniture del Venezuela e Iran.

Vola il prezzo del petrolio che raggiunge i massimi dal novembre 2014, sulle voci sempre più insistenti di un possibile conflitto geopolitico che potrebbero mettere in forse la produzione dell'Iran, riaffacciatosi nuovamente, (forse mai nascosto) ai programmi di sviluppo di armamenti nucleari. Tuttavia il grafico a 4 ore mostra che il brent sta creando un doppio schema di inversione ribassista con segni di esaurimento del mercato toro nel grafico daily. Il brent potrebbe trovarsi in una posizione pronta ad uno storno salutare, avendo registrando un rally superiore al 20% quest'anno. 

A fianco di questa notizia, appare un report di Fitch che afferma che l'espansione globale per il 2018 è prevista in crescita. Gli indicatori anticipatori confermano sempre più che gli Stati Uniti stanno accelerando, mentre lo slancio in gran parte del resto del mondo sta diminuendo.

Per la prima volta dalla metà del 2015, gli indicatori compositi (CLI) dell'OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) mostrano la lettura degli Stati Uniti che supera quella dell'Europa e del resto dell'OCSE, rafforzando ulteriormente il punto di vista dell'FMI che gli Stati Uniti la crescita dovrebbe accelerare nel resto dell'anno, mentre la zona euro e altri paesi sviluppati hanno già visto un picco di crescita.

Una maggiore crescita negli Stati Uniti in senso sia assoluto che relativo, combinata con la politica fiscale espansiva di Washington, sta spingendo i rendimenti dei titoli del Tesoro USA più alti, con il rendimento di riferimento a 10 anni che passa decisamente dal 3% a metà maggio ai massimi di sette anni. il contratto LCrudeJun18, fotografa questa situazione di crescita, ma anche di tensione sui prezzi.

Attenzione alla divergenza tra indicatore di Forza Relativa e prezzo, dove quest'ultimo potrebbe avere la peggio. Possibile un allungo verso l'area sensibile a $73, da dove LCrude potrebbe trovare una grossa quantità di venditori.