L'offerta di petrolio continua a crescere. Prezzi ancora instabili

Il mercato del petrolio è una piazza piuttosto variegata per le sue mille sfaccettature che lo contraddistinguono nel bene o nel male. C’è un mercato regolamentato (quello dove operiamo noi) ed un cosiddetto mercato nero dove

avvengono scambi non alla luce del sole. Questo secondo crea notevoli problemi nel far rispettare l'ormai famoso accordo stipulato tra i Paesi produttori appartenenti all'OPEC e quelli esterni al cartello.

Il problema probabilmente maggiore, proviene da quei Paesi come il Venezuela, le cui economie dipendono in tutto dal commercio del oil, che non riescono a stare dentro a prezzi di produzione così bassi. Ciò che sta succedendo è sotto gli occhi di tutti. Il prezzo del petrolio influisce sulle scelte di spesa individuali.

Costringe le aziende a prendere decisioni difficili. Può persino cambiare le relazioni tra i paesi. Il petrolio è forse la risorsa naturale più importante del mondo. Ora sembra che l'offerta di LCrude sia piuttosto elevata e la notizia di pochi giorni fa, che gli Usa abbiano superato i dieci milioni di barili/giorno.

L'aspetto tecnico mostra una possibile impostazione costruttiva, fintantochè il prezzo rimane all'interno di una canale al rialzo. I prezzi del contratto LCrudeMar18, dopo essere rimbalzati con una forza relativa sul livello di supporto in area $58.50, sono risaliti molto velocemente sopra i $62, segno che sono rientrati a mercato quegli investitori che prima avevano venduto frettolosamente. Se non vi sono cambiamenti è quindi ipotizzabile una continuazione della crescita verso l'area di pezzo a $64, purché si rimanga sopra il supporto a $60.

Carlo Vallotto www.metalli-preziosi.it