La quotazione dell'oro

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Il rapporto rame/oro – segnali di acquisto?

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Il rapporto rame/oro è un ottimo indicatore non solo del ciclo economico, ma fornisce anche delle indicazioni sulla politica monetaria della Fed e quindi sull’oro.

I timori di una recessione continuano a crescere e a tal proposito un barometro importante del quale abbiamo già parlato in precedenza, potrebbe aiutarci a capire come la Federal Reserve sia vicina a cambiare la sua politica monetaria, con conseguenti risvolti positivi per l’oro.

Rame e oro: indicatori economici

L'economia globale ora affronta un serio rischio di recessione, ha affermato il Fondo monetario internazionale, con la crescita del PIL in rallentamento in mezzo a "prospettive cupe" per i prezzi dell'energia e conflitti geopolitici guidati dall'invasione russa dell'Ucraina. Il Fondo Monetario Internazionale ha infatti tagliato le sue prospettive di crescita globale, stimando un rallentamento della crescita al 3,2% per il 2022 dalla stima di aprile del 3,6%. Il Prodotto Interno Usa è in calo nell'ultima rilevazione comunicata.

I prezzi del Rame sono sostenuti da problemi dal lato dell'offerta a causa del fatto che i principali produttori hanno segnalato una riduzione della produzione determinata da varie interruzioni della produzione. Dal lato della domanda, gli analisti avvertono anche che non ci sono abbastanza miniere di rame in costruzione per soddisfare la domanda derivante dalla transizione energetica e dalla crescente adozione di veicoli elettrici. Nel frattempo però, i prezzi del rame rimangono di oltre il 30% in meno rispetto ai massimi da inizio anno poiché i timori di recessione hanno messo sotto pressione i mercati delle materie prime.

In una recente nota di ricerca, Nicky Shiels, responsabile della strategia per i metalli presso MKS PAMP, ha affermato che sta prestando molta attenzione al rapporto rame/oro poiché sta scendendo a un livello critico. "Serve come un indicatore della propensione al rischio del mercato e può essere un indicatore anticipatore per la direzione dei tassi di interesse", ha affermato nella nota.

Gli analisti hanno notato che negli ultimi mesi i prezzi del rame sono scesi drasticamente poiché gli investitori vedono un crescente rischio di recessione poiché una contrazione dell'economia globale porterebbe a una minore domanda di rame, come segnalato dall'FMI.

Il prezzo del rame

Il prezzo del rame ha perso in termini percentuali molto di più del prezzo dell'oro: "Il rapporto rame/oro è in picchiata, guidato da un repricing del rame relativamente più basso; ciò contrasta fortemente con il tasso sui fondi Fed che sta accelerando a 50-75 punti base, al fine di domare l'inflazione", ha affermato Sheils. Inoltre bisogna osservare che l'azione collettiva dei prezzi di oro e rame sta creando segnali deflattivi per il mercato; tuttavia, il rapporto rispetto ai tassi di interesse statunitensi mostra un solido contesto di stagflazione.
E questa situazione potrebbe fornire all'oro un nuovo slancio rialzista poiché continua a mantenersi un supporto critico.

Attualmente il mercato potrebbe essere nelle prime fasi di un contesto stagflazionistico, in cui l'oro dovrebbe mostrare segnali di rialzo. Un'inversione del dollaro USA e/o il ritorno della fiducia degli investitori nei mercati azionari dovrebbero fornire "i necessari venti favorevoli", ha affermato.
Il rapporto rame/oro rispetto ai tassi di interesse è sceso a 4,3 punti, il che potrebbe essere un livello importante per la futura politica monetaria. E questo potrebbe indicare che la politica monetaria della banca centrale statunitense è già troppo rigida. In aggiunta ad un’inflazione probabilmente sotto controllo ed una diminuzione del PIL Usa, si potrebbe pensare che il ciclo di rialzo dei tassi di interesse sia nella sua parte conclusiva.

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